domenica 6 febbraio 2011

Il mito degli anni 80, voltiamo pagina

Ho 36 anni, faccio parte di quella generazione sospesa a metà, di quella generazione di uomini-bambini, che hanno vissuto con il prima, vedendo un mondo che andava in un certo modo, e si trovano oggi a fare i conti con una realtà completamente diversa.
La mattina quando con la macchina mi reco alla fermata di Cologno Sud, accendo la radio e molte volte le mie orecchie sono invase dalla musica degli anni 80, periodo ormai lontano da noi, periodo che ancora oggi, nell'immaginario di molte persone è associato al periodo d'oro.
Il mondo era bello, l'economia andava a gonfie vele e Milano era la terra delle possibilità, in quel periodo se un laureato come me, uguale a tanti altri, veniva qua in cerca d fortuna, e si " rimboccava le maniche", come dicono sempre i miei genitori, la fortuna ti sorrideva.
Se vi capita di mettervi a parlare con molte persone, ti dicono che in quel periodo, il lavoro non era difficile da trovare, anzi trovavi lavoro, cambiavi lavoro, e cambiavi lavoro per guadagnare di più.
Questi erano gli anni 80, me li ricordo poco a dire la verità, perchè in quel periodo ero piccolo, vivevo la mia età abbastanza spensierato e i problemi del mondo del lavoro erano per me lontani.
Sono venuto a Milano nel 2005, uno de tanti " terroni" in cerca di fortuna, il mio periodo ha coinciso con un cambiamento radicale nella realtà di questa città, da subito le cose mi sono accorto che erano profondamente cambiate, il mondo del lavoro, i servizi, quel mito che nella mia mente era questa città, si è sgretolato provando sulla mia pelle una realtà cambiata.
Ma dietro a quello che uno può trovare, mi sono accorto che non si può tornare indietro, quello che è stato è dietro di noi, davanti abbiamo solo quello che saremo, sforziamoci di andare avanti e voltare pagina.





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