sabato 23 febbraio 2013

webfriendly: amplificare il brand




Oggi parliamo di un argomento molto importante e spesso sottovalutato da chi non è nel mondo aziendale e non rappresenta una azienda, il brand che spesso si identifica con il marchio.

Quando parliamo di brand dobbiamo specificare di cosa si tratta, il marchio, il nome relativo alla azienda identifica a tutti gli effetti il brand, si tratta di quello che il nostro prodotto vuol dire.

Spesso si sente parlare di web marketing, questa parola identifica tutta una serie di azioni che in rete fanno in modo tale che un sito, un prodotto, un servizio possa essere reso più visibile.

Per capire cosa sia il web marketing, possiamo immaginare una sorta di microscopio, questo nel momento in cui si va ad analizzare un frammento di materiale, ci dice nello specifico di cosa è fatto.

Nello stesso modo e secondo lo stesso principio, il web marketing rappresenta una sorta di lente di ingrandimento sul nostro brand che parte da quello che vogliamo essere in rete e cerca di renderlo visibile agli altri.

Le azioni di web marketing che possiamo fare sul web sono molte, inserzioni su Facebook, campagne di Google Adwords, tecniche per rendere visibile un brand in maniera più immediata.

Esiste anche un altro modo più intelligente e proficuo, quello di mettere in evidenza quello che vogliamo rappresentare attraverso una intelligente campagna di web marketing basata sulla parte testuale.

Pubblicare un post intelligente e approfondito su un progetto che vuole rappresentare un qualcosa di nuovo è il modo migliore per far scoprire agli altri quello che siamo o vogliamo essere.

Cercando in rete ho scoperto un progetto di web marketing che è una sorta di strumento di amplificazione del nostro web, il progetto si chiama webfriendly, parte dal presupposto di amplificare il brand.

Il nuovo modo di essere presenti nel mondo della rete è questo, creare comunicazione e brand attraverso la creazione di post mirati che contengano al loro interno un messaggio di marketing di diffusione originale e interessante.

Un messaggio però per quanto sia vincente e originale, ha bisogno di un circuito che crei intorno a questo visibilità, webfriendly crea una sorta di eco sul web, questo trasporta il nostro messaggio da un punto all'altro della rete.

Idea vincente, brand e diffusione nella rete sono i capisaldi di webfriendly, eco nella valle del web, brand amplificato.
http://webfriendly.it/

sabato 16 febbraio 2013

Textbroker il marketplace tedesco con vocazione italiana




Sappiamo molto bene che l'Italia non brilla certamente per innovazione o per meglio dire ha menti con idee ma il paese ha sempre un ritardo culturale nella  applicazione delle innovazioni, difficile dire perchè.

Nel settore di internet, del posizionamento siti web, della indicizzazione dei siti siamo ancora in una fase che potremmo definire embrionale, morale della favola siamo curiosi ma restii ad innovare.

Internet in questi ultimi anni è diventato un vero e proprio mercato nel quale c'è uno scambio di servizi di vario genere tra privati e aziende, nel settore del web design e della creazione di contenuti editoriali.

Il Seo è diventata una vera e propria paranoia alcune volte giustificata altre eccessiva nella quale si muovo alcune figure professionali, parliamo di esperti Seo, dei blogger e dei copywriter.

Tutte queste figure per loro stessa natura lavorano in funziona di una ottimizzazione del sito, per fare in modo tale portare maggior traffico, perchè lo sappiamo un sito senza traffico non ha vita.

La vera novità di internet in questi ultimi anni è la gestione dei contenuti, chiamata anche content management, costruire dei contenuti adeguati per un sito puntando sulla qualità di quello che si scrive.

In questo mondo dei contenuti, del web content si muovono figure più o meno professionali che vendono la propria competenza nell'ambito del Seo e della scrittura online, percependo in cambio un compenso.

Parliamo ora dei marketplace, termine inglese che indica una sorta di intermediazione tra un servizio ricercato e chi il servizio lo deve acquistare. Negli ultimi tempi ne sono nati molti anche nell'ambito della scrittura online.

I marketplace rappresentano la diretta evoluzione di un rapporto di lavoro non da dipendente dove di fatto una persona magari brava a scrivere può vendere le proprie competenze.

Oggi parliamo di una nuova piattaforma di marketplace che si chiama Textbroker, noi della redazione di Italiana Creatività lo abbiamo voluto definire il marketplace tedesco con vocazione italiana.

Per il semplice fatto che non nasconde la propria vocazione tedesca, nata infatti in Germania ha conquistato in poco tempo vari paesi arrivando fino agli Stati Uniti.

Sbarca in Italia con una piattaforma completamente nuova, cercando di intercettare un mercato dei contenuti editoriali in continua crescita, un mercato diventato esigente, ogni giorno chiede contenuti unici.

Parlare di contenuti unici vuol dire avere un occhio attento al Seo come base per indicizzare il sito e portare traffico da una parte, dall'altra vuol dire scrivere in maniera originale, ricreare una notizia, un testo scritto in maniera tale da portare traffico.

TextBroker ha raccolto la sfida, operando su un mercato quello italiano dove la scrittura ancora è percepita come utile ma non indispensabile o per meglio dire si pretende che la scrittura originale, crei un traffico considerevole.

Una pretesa giusta ma non sempre fattibile, alcune volte eccessiva, il traffico è una variabile legata anche alla costanza, alla qualità e all'impegno degli articolisti.

Aspettiamo che Textbroker dica la sua, buona giornata e buona navigazione.


domenica 10 febbraio 2013

H- Farm e Accademia di Brera





H-Farm continua nel suo progetto di innovazione ad ampio respiro esteso su tutto il territorio nazionale, per poter innovare per prima cosa bisogna portare un nuovo tipo di cultura.

Capire che oggi l'unica soluzione possibile è quella della innovazione, lasciarsi alle spalle l'ottica del posto di lavoro da dipendente in una azienda, questo perchè se le aziende non nascono, posti di lavoro non ce ne sono.

Promuovere cultura dell'impresa vuol necessariamente dire promuovere una mentalità nella quale si muovono insieme idee e voglia di metterle in pratica, cercando di stimolare la nascita delle imprese.

Il mondo del lavoro in fondo è fatto di queste cose, nascono imprese che producono insieme a dei fatturati dei posti di lavoro, questi a loro volta riflettono un mondo in evoluzione.

Proprio per questo, per cercare di portare quel respiro di innovazione che in questo momento all'Italia serve, nasce una collaborazione importante tra H-FARM e l'Accademia di Brera in quest'ottica.

Creare una collaborazione del genere cosa vuol dire? Cercare semplicemente di riprodurre un meccanismo noto negli Stati Uniti e che conosciamo con il nome di Silicon Valley.

Una zona precisa degli Stati Uniti situata in California dove di fatto nascono e muoiono non so quante imprese al giorno, questo per dire che innovare vuol dire per forza di cose puntare sul rischio.

Una zona ad alta densità di idee produce sicuramente un progetto valido, sia questo una sola idea su mille, oppure anche 10 idee su un milione, l'agenda della innovazione è proprio questa, produrre idee, cultura dell'impresa e speranza nel futuro là dove magari manca lo stimolo all'impresa.

Il progetto H-Farm e Accademia di Brera nasce proprio con questo intento, cercare di creare commistioni positive che portino innovazione.

mercoledì 6 febbraio 2013

H-Farm e Cà Foscari: innovazione e cultura





Quante volte abbiamo sentito parlare del fatto che in Italia l'innovazione passa per una idea singola, senza che questa venga poi magari valorizzata da strutture intorno al talento di ognuno.

Non abbiamo talenti senza carriere, abbiamo in realtà un problema diverso e forse più serio, abbiamo giovani universitari, menti in formazione che vivono staccate dal contesto del mondo.


L'università italiana e il mondo delle aziende sono sempre stati due pianeti ben distinti e in un certo senso contrapposti, la cultura fine a se stessa da una parte e il mondo aziendale dall'altro.


Mentre in altri paesi le cose vanno in maniera diversa, l'Italia pecca di teoria ma di scarsa pratica, creando di fatto un meccanismo che non aiuta i giovani a crescere nel loro modo di fare le cose.


H-Farm a differenza di altre strutture private che concentrano la loro azione su scelte mirate al business ha capito che di fatto per far crescere contesti aziendali nuovi, c'è bisogno di lavorare fin dalla scuola.


L'università non può essere un mondo distaccato dal contesto aziendale perchè non tutti quelli che usciranno dalle università faranno i ricercatori, molto di loro di confronteranno con il mondo aziendale e i suoi problemi.


Proprio per questo motivo accogliendo un pò le linee dell'agenda digitale promossa dal ministro Passera H-Farm insieme a Ca’ Foscari hanno pensato di creare il progetto Contamination Lab


Una sorta di realtà ibrida sospesa tra laboratorio universitario e incubatore di impresa, per fare in modo tale di abituare giovani talenti italiani ai rischi legati al mondo della impresa e allo sviluppo di idee imprenditoriali, insomma iniziare quel cammino italiano.


Università e impresa fuse in un terreno comune, solo così, trasformando un sistema si combatte la crisi e si crea ricchezza.




domenica 3 febbraio 2013

Un aspetto del Seo molto importante: l'eccesso!



Un aspetto del Seo molto importante che molti clienti per i quali andiamo a scrivere dimenticano nel corso del tempo è l'equilibrio, l'equilibrio nella scrittura è uno di questi aspetti spesso sottovalutati.

Presi come siamo dall'accontentare il cliente spesso non ci rendiamo conto che agendo sul post nel modo sbagliato, rischiamo di creare una sorta di AntiSeo proprio là dove dovremmo avere maggiore attenzione.

Le parole chiave e lo abbiamo detto spesso sono molto importanti in un articolo, inutile però scrivere con troppe parole chiave un testo, il rischio è ottenere proprio il contrario.

Google ormai ha notevolmente raffinato il processo di indicizzazione sul web, non serve ripetere fino alla nausea una parola chiave pensano che questo possa aiutare in termini di indicizzazione.

Potremmo invece rischiare l'effetto opposto, il motore di ricerca potrebbe leggere nel nostro post una sorta di spamming indiretto, nato dalla volontà di far vedere al cliente che la sua parola chiave è messa bene in evidenza.

Lo spam è la bestia nera con la quale ogni giorno combattiamo quotidianamente, pensiamo solo alla nostra casella mail, quante volte è intasata di mail pubblicitarie.

Nello stesso modo la ripetizione ossessiva di parole chiave all'interno di un testo senza tenere conto della lunghezza del testo stesso è un grande errore, Google non ama lo spam.

Quello che noi andiamo a fare è dire al motore di ricerca per un numero infinito di volte la stessa cosa, i suoi filtri antispam codificano questo post in maniera non positiva.

L'altro fattore da tenere in considerazione è il fatto che in un testo la quantità di parole chiave che andiamo a inserire, deve essere direttamente proporzionale alla lunghezza del testo.

In una parola possiamo definire un post un puzzle nel quale dobbiamo incastrare una serie di elementi, il più importante è quello di creare un equilibrio che come tale renda piacevole il tutto.

Parole chiave nei punti giusti ma anche un testo che meriti di essere letto, ricordiamocene.