sabato 19 febbraio 2011

Gruppo Hacker Anonymous, mistificatori della rete o scopritori di complotti?

Il gruppo di hacker denominato Anonymous, ha colpito nuovamente, in questo caso si è introdotto nel sito di una azienda che lavora per il governo americano occupandosi di sicurezza informatica.
Il motto dice " non svegliare il can che dorme" e questa azienda ha fatto l'errore di far trapelare informazioni relative al fatto di essersi introdotto in questo gruppo di hacker e di averne delineato la fisionomia
Questa notizia ci fa sicuramente capire in potere delle parole, prima di far trapelare una qualsiasi notizia, bisogna essere sicuri del grado di fondamenta che essa possiede e se è attendibile per metterci al riparo dalla tempesta che andremo a scatenare.
Il gruppo degli hacker, ha messo in atto la sua vendetta, entrando nei server di questa azienda, e diffondendo delle mail segrete che avevano interessato alti dirigenti della azienda medesima.
L'intelligenza informatica e anarchica di questo gruppo, sicuramente non ha eguali, si è scatenata nel momento in cui Julian Assange fondatore di WikiLeaks, è stato al centro di una rilevanza mediatica non indifferente, legata all'aver diffuso una serie di notizie molto segrete, sul cui contenuto ovviamente molti di noi nutrono forti dubbi.
Quello a cui realmente un inconsapevole Jiulian Assange ha dato il via, è stata la voglia e il desiderio di carpire informazioni etichettate come riservate, da diffondere liberamente in rete, poi come molti di noi sanno, il tam tam della rete, provvede a fare il resto.
Quello che a questo punto mi chiedo è il grado di verità e attendibilità che queste notizie hanno, perchè l'ingenuità di pensare che non esistano piani segreti dei quali la maggior parte della opinione pubblica non è a conoscenza, direi che non è così strano.
Le democrazie moderne, si fondano su una sorta di filtro messo in atto tra i pochi che governano e la maggior parte delle persone, questo si dice per mantenere un certo ordine sociale.
Il problema è che la diffusone di notizie, crea inquietudini e danneggia persone, anche se le si possiedono, occorre diffonderle con prudenza, molte volte sono più esplosive di un ordigno atomico.

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