sabato 9 marzo 2013

Linux: possibile standard futuro?






Molto spesso si parla di virus che girano in rete e che i computer prendono, cerchiamo per prima cosa di capire come accade che un computer si infetti, per spiegare questo voglio usare le parole di un mio ex docente.

Un computer spento e scollegato alla rete è un computer che di fatto proprio per il suo tipo di utilizzo è sicuro, ora voi vi immaginate un computer che non sia collegato alla rete?

Dovendo usare una immagine di sicuro effetto è come costruire una bellissima automobile e poi non montargli le gomme, in questo modo non uscirà mai dal garage ma a cosa serve?

Un computer scollegato alla rete cosa serve? Assolutamente a nulla e a nessuno di noi verrebbe in mente di utilizzarlo, ora quindi per difenderci utilizziamo magari Antivirus e Firewall.

Strumenti ottimi per carità ma se non vengono aggiornati con cadenza periodica rendono di fatto inutile il loro utilizzo, un antivirus deve sempre essere aggiornato è molto importante.

Il sistema operativo più utilizzato almeno in Italia è Windows, il più comodo perchè compatibile con una serie di applicazioni che rendono l'utilizzo del computer stesso molto più interattivo.

Linux invece è sempre in sordina, una sistema operativo completamente gratuito e in questi ultimi anni molto più compatibile con versioni di programmi e utilità che sono proprie di Windows.

Linux però è rimasto un progetto aperto legato solo ad una serie di appassionati che non è mai riuscito ad estendersi oltre certi confini, non perchè sia difficile da usare, semplicemente perchè la nostra cultura informatica è per certi versi molto carente.

Eppure io sono ottimista, in futuro penso che il suo utilizzo sarà maggiormente diffuso, è gratuito,  meno attaccabile dai virus ed è un progetto senza finalità commerciali, fatto da un comunità di sviluppatori appassionati.

 

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