venerdì 28 gennaio 2011

La metropolitana di Milano metafora di una frenesia quotidiana

Proprio oggi, dopo una faticosa giornata di lavoro, ho preso la metropolitana per recarmi a casa e ho comunciato a guardare la gente attorno a me. La sensazione che ogni volta attraversa la mia persona, è quella di una frenesia incessante e senza fine, sembra che il tempo, concepito come le 24 ore della giornata, non siano sufficienti a fare tutte le cose che dobbiamo svolgere e terminare.
Mi sono fermato a guardare la gente, non so se qualcuno di voi lo faccia mai, a guardare le scale mobili, che credetemi sembrano essere autostrade della fretta e della frenesia.
Lo dimostra il fatto che per chi pigramente appoggia la mano sullo scorrimano della scala mobile per lasciarsi  portare e occupa il lato destro,vi sono persone che occupano il lato sinistro, corrono in maniera veloce perchè il fischio nitido e chiaro della metropolitana, segnala che non c'è più tempo, il treno sta passando e i 5 minuti guadagnati diventato preziosi per arrivare prima nel luogo dove vogliamo andare.
Mi fermo a guardare e la domanda che mi sorge spontanea è sempre la stessa , mi chiedo sei quei 5 minuti che guadagno nel momento in cui mi metto a correre, sono davvero così preziosi per me, mi chiedo se quei 5 minuti guadagnati, danno un corso diverso alla mia vita, o semplicemente mi sto facendo trascinare da quello che mi circonda.
Allora mi fermo e cerco di ragionare in un modo diverso, voglio tornare a sentire scorrere il tempo nel modo più giusto. Voglio tornare a guardarmi intorno e notare i dettagli di quello che mi circonda, voglio che la mente pigramente si riposi, si  rifugi in un angolo della mia persona e si lasci scivolare addosso la frenesia della giornata.
Alcuni autori latini, hanno in passato evidenziato l'importanza del riprendersi il proprio tempo, l'importanza di ricavare uno spazio della nostra giornata nel quale il tempo, non sia la dimesione del fare e del finire, ma sia anche la dimesione nella quale spegniamo i cellulari, i computer portatili, i vari ipod e ci guardiamo intorno senza fare nulla.
L'importanza del non fare nulla e del  tornare un pochino in armonia con noi stessi.

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