lunedì 21 marzo 2011

Il Phishing è un reato, non una parola musicale

Quello che ruota attorno al web, è magico e vulnerabile, se dovessimo utilizzare una metafora, dovremmo dire che ognuno di noi ha le sue fragilità, ognuno di noi ha le sue vulnerabilità.
La rete non fa eccezione, un universo di computer, di fili, di schermi che fanno capo a delle persone, le persone hanno le loro sfumature.
La cosa di cui ci rendiamo conto poco, forse perchè nella nostra natura, tendiamo solo a vedere il bello delle cose, è che dietro alla parola rete, c'è il mondo degli uomini, uomini con sentimenti, uomini che hanno animi alcune volte benevoli, altre volte truffaldini.
Difficile delineare l'identità del truffatore della rete, si tratta di una persona che parte dal presupposto di attuare una sorta di "furto elettronico", un furto di identità, di identità pulita e utilizzabile ad altri fini.
In questa ottica il phishing, è un reato a tutti gli effetti che solitamente colpisce le banche e i siti di e-commerce.
Si tratta anche di un reato sottile e subdolo, mentre in altri casi è più facile identificare la fonte di questo attacco, in questo caso l'identità è molto più difficilmente rintracciabile.
Detto questo, vediamo come e in che modo si può manifestare un attacco del genere.
Consegna tramite il sito di una mail all'utente nel quale  ad esempio la banca di fiducia, vi chiede di reinoltrare i vostri dati a un determinato link.
Non fatelo mai, chiamate il giorno dopo la banca, portando una stampa della mail ricevuta, questo vi consente di verificarne la fonte.
La cautela e la attenzione, devono essere la prima cosa che accompagna il vostro vivere la rete, bellezza e consapevolezza.

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