sabato 30 aprile 2011

Il mondo phishing: più lo clicchi più ti premia

Su internet, da un pò di tempo a questa parte, gira un nuovo concorso a premi, arriva un messaggio sulla tua casella di posta elettronica che ti invita a fare un click per ritirare un premio in denaro.


La cosa è veramente allettante, non ho fatto nulla per avere questo premio, non ho mai neanche partecipato a concorsi a premi o altre cose, eppure mi viene comunicato di avere vinto dei soldi.


Allora preso dalla euforia, clicco sul collegamento oggetto della mail, e mi trovo in un sito che assomiglia a quello delle poste , sembra in tutto e per tutto indentico.








Posso vedere il tipico logo, posso notare che ci sono i vari contatti dove andare a chiedere informazioni, c'è il numero verde, vari indirizzi di posta elettronica, anche l'area dove posso spedire i pacchi.


Qualcosa però non quadra, nel senso che se provo ad andare sui collegamenti, questi non funzionano, una scritta in inglese mi avverte che il sito non è più funzionante o il collegamento è inesistente.


Dovrebbe essere il primo campanello d'allarme, nella mia mente qualcosa comincia a non tornare, nel senso che possibile che neanche uno dei collegamenti inerenti al sito non sia funzionante?


Ancora una volta, sono preda della solita truffa che gira su internet, ancora una volta, il medesimo indirizzo dal quale era arrivata la truffa della carta di credito, riprova con la truffa delle poste.


Il vero problema non è andare sul sito, il vero problema è se qualcuno di noi, in maniera del tutto ingenua clicca inserendo i dati relativi a username e password della propria carta di credito, nell'apposito spazio in cui viene richiesto di farlo.


Il gioco è fatto, una volta fatto questo passo molto imprudente, aspettatevi di ritrovarvi il vostro conto, o la vostra carta di credito, utilizzata in maniera fraudolenta per effettuare operazioni d voi mai autorizzate.


Prestate sempre la massima attenzione a quello che gira in rete, eventualmente, e mi ripeterò, fate sempre un controllo, nel caso abbiate un conto con le poste, facendo una verifica alla filiale più vicina.


Buona navigazione a tutti.    

giovedì 28 aprile 2011

Playstation: gioca online e ti cracco i dati

Sinceramente non li capisco, geni del computer, maghi della tastiera, capaci di bucare qualsiasi sistema informatico, capaci di entrare nei più sofisticati sistemi informatici, entrano fulminei e rubano dati.


Ma la logica, il senso di questa cosa mi sfugge, nel senso che una volta che io ho la consapevolezza di essere un mago dei computer, di poter violare qualsiasi sistema, potrei creare qualcosa.


Gli amanti della Playstation 3, quelli che si sono precipitati a comprare la magica consolle per giocare anche online, piangeranno questi giorni lacrime amare, i loro dati sottratti e in mano ai geni informatici della rete.






L'errore forse l'ho fatto io, ho sempre considerato l'hacker, un genio dell'informatica che possiede una sua etica, magari non condivisibile, magari criticabile, ma una sua etica.


Sono sempre stato convinto del fatto che la sua azione, ai danni di aziende che fanno del business la loro filosofia, sia sempre stato volto a far girare sulla rete una serie di informazioni in maniera libera e a disposizione di tutti.


Se dobbiamo prendere alla lettera la definizione di hacker, si tratta di una persona che si impegna in maniera intellettiva per superare dei limiti, la sfida è superare un limite.


La storia degli hacker, parte dagli anni 60 fino ai giorni nostri, e dietro c'è uno scopo preciso, superare dei limiti imposti, limiti in generale. Un limite è sicuramente anche un sistema definito ultrasicuro, impenetrabile.


Ma quello che è accaduto questi giorni, cioè il fatto che un gruppo di hacker, abbia sottratto tutti i dati relativi a tutte quelle persone che giocano online con la Playstation 3, non lo capisco.


Quello che mi domando, è quale sarà la logica di sottrazione di tutti questi dati relativi a tutti questi giocatori, quale uso ne faranno questi hacker, e soprattutto i grandi limiti di sicurezza che queste piattaforme di gioco online, hanno evidenziato con questo ultimo attacco.


Buona navigazione a tutti: http://it.wikipedia.org/wiki/Hacker

mercoledì 27 aprile 2011

Il primo comandamento del truffatore web: ti sottraggo i dati

La capacità umana di creare situazioni nelle quali gli altri cadono facile preda, è uno di quei talenti solo nostri. La rete, e mi ripeterò dicendo questa cosa, come ho già affermato in altre occasioni, è lo specchio delle azioni umane.


Il talento e l'intelligenza creativa, possono essere doti che vengono messe a frutto per aiutare le persone, per creare occasioni di crescita in termini personali e umani, molte volte invece, sono occasione per creare truffe.


Il phishing, è un reato che è stato oggetto già in precedenza di un mio post, si tratta di una violazione ai danni del navigatore, un reato che non definisco odioso, ma vergognoso.






Proprio questa sera, nella mia casella di posta elettronica, è arrivato un messaggio da una fonte imprecisata, che parlava di controlli in corso inerenti alla propria carta di credito.


La prima cosa che mi ha insospettito è il logo utilizzato per rendere questa mail, proveniente da fonte certa, il marchio di una nota azienda di carte di credito, nel senso che io non ho alcuna carta di credito e non ho rapporti con questo marchio.


Il secondo elemento per identificare una truffa di tipo raffinato, è il fatto che al link segnalato nella mail, si viene effettivamente indirizzati a un sito che è il clone perfetto di quello ufficiale  dell'azienda in questione.


Non cito il marchio per evidenti motivi di privacy, il sito clone, sembra funzionare come quello della azienda autentica , in realtà i vari link, non sono funzionanti.


Risulta poi presente un'area nella quale, inserire la propria username e password e dare un invio.


Non cadete in questo tranello, questo consente al truffatore con dei software, di risalire ai dati della vostra carta di credito, perchè il phishing è proprio questo, la sottrazione di dati informatici relativi a conti correnti bancari.


Ricordatevi sempre che qualsiasi istituto di credito, se vi deve mandare comunicazioni, utilizza sempre il canale del contatto diretto, in ogni caso, se avete dubbi, contattate la filiale più vicina a voi del vostro istituto di credito. 


Vi lascio un link contenente informazioni sul reato di phishing http://it.wikipedia.org/wiki/Phishing

Buona navigazione a tutti
   

lunedì 25 aprile 2011

MLDonkey il file sharing viene incontro a Windows

Difficilmente un sistema operativo come Microsoft Windows, farà della politica della condivisione delle risorse, un suo modo di porsi, questo perchè se una azienda non vende non guadagna.


Si tratta di una equazione moto semplice, il gratis per una azienda che deve mantenere un supporto e una struttura piuttosto articolata non funziona, non può certamente permettersi di lavorare senza creare un profitto.


Parliamo di una logica semplice ed efficace, questa medesima logica ha interessato anche il mondo del web 2.0, c'è stato un periodo in Italia nel quale di fatto c'era il boom delle tecnologie del web.








Le aziende pagavano oro figure come il web designer per fare siti graficamente ed esteticamente accattivanti, ma senza preoccuparsi del fatto che il sito fosse usabile e semplice per l'utente medio.


Poi le cose sono completamente cambiate, il protagonista è diventato il navigatore medio, Microsoft ovviamente deve fare profitto e si muove in questa ottica, questo anche per quanto riguarda le risorse che troviamo in rete.


Linux invece, nato come un progetto di natura completamente differente, molte volte trasforma progetti nati solo ed esclusivamente per la sua piattaforma, in progetti aperti anche ad altri sistemi operativi.


Questa sera infatti, parliamo di un software peer-to-peer che si chiama MLDonkey, nato in principio solo per Linux, è poi evoluto, consentendo di essere installato anche su Windows.


Nato come progetto nel 2001, si tratta di un software che supporta una serie di protocolli, vi lascio come sempre la pagina con il link nel quale potete scaricarlo:http://mldonkey.sourceforge.net/Main_Page.


Come sempre il mio è un post di approfondimento, consiglio poi a voi la valutazione sulla sua reale utilità, buona navigazione a tutti.








domenica 24 aprile 2011

Il comunicato stampa online: il protagonista è il navigatore

Le tecniche di comunicazione e giornalismo, una volta erano in mano a professionisti e la piccola aziendina in cerca di visibilità sul mercato, doveva necessariamente affidarsi a professionisti, con conseguente aumento dei propri costi.


Il web, ha mutato profondamente anche questo aspetto della comunicazione, capovolgendo di fatto quelle che erano le regole scritte della comunicazione. 
Il professionista diventa meno importante, la comunicazione, sposta le sue priorità dalla carta stampata, al web.


Tuttavia, non dobbiamo sottovalutare la comunicazione tramite il web, non è detto che sia più facile trasmettere un messaggio via web in maniera efficace, rispetto al tradizionale strumento della carta stampata.






La rivoluzione della quale possiamo apprezzare l'utilità, è il fatto che il web, ha portato la comunicazione molto più vicina alle esigenze dell'utente medio, rispetto a qualsiasi altro canale a nostra disposizione.


La cosa importante, prima di utilizzare una tecnica di comunicazione del genere, è analizzare la propria esigenza, capire perchè ci dovremmo servire di uno strumento del genere.


Comunque, facendo una ricerca sul web, ho selezionato per voi alcune risorse che ritengo molto utili, per approfondire questa tematica.


http://www.comunicalanotizia.com/comunicati-stampa/, vi spiega come creare un comunicato stampa in maniera corretta ed è presente anche una guida in pdf.


L'ufficio stampa 2.0 è un libro in pdf scritto da un esperto di comunicazione.
Potete acquistarlo al costo di 10 euro, oppure iscrivervi alla newsletter cliccando sulla voce leggi il programma completo e scaricarne una parte in omaggio.


Come sempre la scelta è vostra, buona navigazione a tutti.


Ricordiamoci infatti, che uno strumento del genere, prima di essere utilizzato, deve essere studiato in ogni minimo dettaglio, bisogna studiare il linguaggio, capire a chi va rivolto, e cosa non meno importante, studiare attentamente la forma con la quale questo comunicato stampa deve uscire.


sabato 23 aprile 2011

Il file sharing rispettoso della lingua italiana:Limewire

Il file sharing, per noi è la storia semplicemente di un software, che ci consente lo scaricamento di file in condivisione con altri utenti.


Il file sharing nasce come esigenza, l'utente cerca una canzone, potrebbe essere quella dell'ultimo album del proprio cantante preferito, oppure una compilation legata al passato che risulta introvabile o semplicemente è in qualche scaffale di qualche negozio di cd musicali a prezzi proibitivi.


Quello di cui non ho mail parlato, è quello che il file sharing rappresenta per ognuno di noi, la possibilità di risparmiare, di avere una risorsa gratuita anche se di fatto viene violata la legge, perchè magari quella medesima risorsa, ci costerebbe molti soldi acquistata in un negozio.






Molte volte, se le aziende che detengono i diritti d'autore delle canzoni di un cantante, le case editrici musicali, gli stessi stati che sul diritto d'autore impongono una tassa, fossero meno esosi, si parlerebbe molto meno di file sharing.


Questa sera, parliamo di un progetto nato all'incirca nel 2004, il nome del software è Limewire, come sempre parliamo di in peer-to-peer estremamente efficace nelle versioni rilasciate, una gratuita con funzioni base, una a pagamento più strutturata.


Questo software, aveva un ottimo supporto in lingua italiana, oltre ad avere una chat integrata, questo consentiva agli utenti, di dialogare nel processo di condivisione delle risorse.


Non ultima e meno importante, una tecnologia ultrapeer, per ridurre i requisiti di banda, durante il processo di scaricamento. Uso il verbo aveva, perchè questo software è stato bandito dal commercio dopo una sentenza per violazione dei diritti d'autore. 


Non entro nel merito di questa sentenza, vi lascio il sito ufficiale dove verificare le mie parole, ne è stata rilasciata anche una versione piratata chiamata LimeWire Pirate Edition.
Mi permetto di esprimere una opinione, se le logiche commerciali venissero più incontro alle esigenze degli utenti del web, lo scaricamento piratato, sarebbe un fenomeno molto più circoscritto, buona navigazione a tutti.
http://www.limewire.com/it  

venerdì 22 aprile 2011

Il file sharing multilingue: Gtk-gnutella

Il file sharing, come abbiamo visto è esso stesso un progetto in continua evoluzione, possiamo dire che come esiste la guerra dei browser, esiste la guarre del file sharign a livello di implementazioni di rete e di software.

Come sempre, la diversità dei progetti presenti sulla rete è la vera ricchezza del mondo del web 2.0, senza di essa, l'utente non potrebbe avere tutta quella grandissima scelta, che fa del mondo del web, una fonte inesauribile.



Molte volte, neanche noi con le nostre ricerche, sappiamo apprezzare, questa grande diversità di risorse a nostra disposizione, una ricchezza che consente a noi di poter valutare più risorse, di metterle a confronto e di decidere, quali sono le più idonee ai nostri utilizzi.





Ricordiamoci però sempre, che dietro a questa grande ricchezza, c'è sempre l'uomo con la sua voglia di innovare, con il suo desiderio di sperimentare e di creare percorsi nuovi, che altri non hanno ancora pensato di generare.

Il web è veramente diretta espressione della ricchezza e della capacità dell'uomo, di creare nuove risorse, nuovi progetti che fanno nascere nuove risorse a livello di software che poi noi possiamo utilizzare.

Il progetto di questa sera, riguarda un software di file sharing che io ho giustamente definito il multilingue, parliamo di un software di file sharing chiamato Gkt-gnutella un progetto che nasce nel 2001, non parliamo certamente di un software di utilizzo così facile per l'utente medio.

Le caratteristiche positive, sono in filtro presente che riduce lo spam, un supporto per una serie di lingue straniere non indifferenti, ma richiede anche una competenza non indifferente da parte dell'utente medio.

Come sempre vi lascio il link: http://gtk-gnutella.sourceforge.net/en/?page=news   .

Un pezzo importante nella storia del file sharing, buona navigazione a tutti.
 

giovedì 21 aprile 2011

Il file sharing completamente sul web: Fusteeno

Nelle mie ricerche, devo dire di avere trovato una risorsa per tutti gli utenti della rete, veramente interessante, scaricare file da Internet, ci ha ovviamente abituato a dover scaricare software da installare sul computer.


In poche parole, da bravi Emule dipendenti, apriamo il nostro software di file sharing, digitiamo il nome nel computer e procediamo allo scaricamento, confidando nel fatto che il software risponda alle nostre esigenze e scarichi le risorsa da noi cercata.








Come utente medio, anche io nel modo di pormi, ho sempre adottato questa strategia, vuoi che la pigrizia, come tutte le persone, ha condizionato fortemente le mie scelte non posso quindi certo rimproverare a voi, un errore piuttosto comune  che riguarda di fatto tutte le persone.


Ma se il web è il pozzo dei desideri del software, non vedo perchè non offrirvi una risorsa completamente gratuita e in grado di rispondere alle esigenze di ognuno di noi, e parliamo di un software completamente online, che non necessitando di una installazione in locale, consente una gestione ottimale dal punto di vista della sicurezza informatica.


Il titolo del post, rimanda direttamente al software in questione si chiama Fusteno e trattandosi di un progetto aperto, è direttamente migliorabile attraverso l'intervento degli utenti.


Presenta una interfaccia grafica molto semplice, è veloce nel suo utilizzo e adattabile a qualsiasi piattaforma browser o software da noi utilizzata.


Vi lascio il link per provarlo: http://it.wikipedia.org/wiki/Fusteeno

Buona navigazione a tutti






     

mercoledì 20 aprile 2011

Il file sharing sicuro: FrostWire

Se la rete è un pozzo dei desideri, la domanda che ci dobbiamo porre, è se esistono software sicuri per il file sharing.
Partiamo dal presupposto che difficilmente un software è sicuro al 100%, perchè il software è un programma fatto e creato da mani umane.
Quello che l'uomo crea, può avere dei punti di forza e dei punti di debolezza, non cercate un software sicuro, esistono applicativi più sicuri di altri, ma per quanto il prodotto che utilizziamo sembri il migliore, ricordiamoci sempre che quello che l'uomo crea, ha delle falle, in poche parole ha dei difetti di programmazione o come li chiamano i tecnici delle falle, che sono parte integrante della progettazione.
Questo perchè, parliamo di progetti. un progetto è un qualcosa che nasce, che si trasforma, che il tempo e gli errori migliorano, quindi un progetto è una fase continua beta di un sistema.
Si cerca sempre di testarlo, di verificarlo in ogni parte, di cercare di migliorarlo, ma per quanto si cerchi di fare, ci saranno sempre errori.
Detto questo, parliamo questa sera di un'altra alternativa al file sharing, un software che per sue caratteristiche, si integra perfettamente con qualsiasi sistema operativo nel quale è installato, ma utilizzando un linguaggio Java, richiede una serie di componenti aggiuntive per poter correttamente funzionare.
Si tratta di un software libero, il progetto nasce nel 2004, possiede una chat integrata, consente scaricamenti multipli, è disponibile in varie lingue, tra le quali abbiamo anche l'italiano, una valida alternativa ai software di file sharing classici.
Non resta che provarlo, vi lascio il link : http://www.frostwire.com/ 
Buona navigazione a tutti.

martedì 19 aprile 2011

La rete è ricca di risorse: Cabos il file sharing alternativo

La rete è sempre una fonte di sorpresa perenne, mi stupisce, a vote rimango sorpreso quando mi rendo conto di come facendo ricerche, vengono fuori risorse inesauribili, come se dietro ad ogni link, dietro ad ogni risorsa, si aprisse un altro mondo, dobbiamo solo avere la mente aperta per cogliere le opportunità che ci vengono offerte.
I programmi di file sharing, sono per noi la possibilità di cercare e condividere quelle risorse che la rete mette a disposizione sul web, la condivisione di risorse è alla base di quell'enorme contenitore di conoscenza che il web rappresenta, un contenitore di sapere condiviso che contribuiamo tutti noi ogni giorno a far crescere.
Il file sharing, ripete la storia dei browser che abbiamo già in precedenza affrontato, i progetti legati al file sharing, sono molteplici, ed ognuno a suo modo ha una sua validità.
Questa sera parliamo di un progetto molto interessante, Cabos è un programma di file sharing completamente gratuito, che rientra nella logica dell'open source.
Un progetto che ha una grande validità nella misura in cui si integra perfettamente con sistemi come iTunes e iPod.
L'interfaccia grafica è estremamente semplice e priva di qualsiasi elemento grafico aggiuntivo.
Si integra perfettamente con qualsiasi sistema operativo, ed è tranquillamente scaricabile dal link che vi lascio:
http://cabos.sourceforge.jp/index.html.it .
Come sempre, dovete fare voi una valutazione su questa risorsa provandola, buona navigazione a tutti.

lunedì 18 aprile 2011

Il file sharing, il confine sottile tra condivisione e pirateria

Internet per ogni navigatore rappresenta la libertà, quella libertà di essere qualcosa di diverso da quelli che sono gli schemi classici del quotidiano vivere, arrivati al nostro domicilio, ci togliamo le " maschere" che molte nella vita ci dobbiamo mettere per vivere nel mondo.
Per molti la tastiera di un computer, rappresenta la possibilità di collegarsi al mondo del web 2.0 e cominciare a comunicare in maniera differente.
La rete lascia ad ognuno questa bella possibilità, sta poi a noi sfruttarla nel modo migliore.
Quella voglia di condividere pensieri, riflessioni, modi diversi di vedere le cose ma anche risorse, è quello che sta alla base del file sharing, il file sharing è in prima cosa, la condivisione di risorse tramite una rete comune, ora per adesso immaginiamo un attimo Internet, il web 2.0 e i nostri computer, possiamo dire che il web rappresenta una rete comune e condivide con tutti, risorse che sono a disposizione di ogni utente.
Questo è il principio sul quale si basa il file sharing, la condivisione di risorse attraverso una rete comune o tramite programmi definiti peer-to-peer.
Ovviamente conosciamo tutti i più famosi, tra questi abbiamo Emule, il popolare software tramite il quale ci si collega per ricercare software o altre risorse.
Il confine sottile tra pirateria e condivisione, viene annullato quando si scaricano risorse protette da leggi legati ai diritti d'autore, senza contare il fatto che le reti di condivisione dei file, possono tranquillamente essere attaccate da virus e malintenzionati.
Scaricare file non è illegale, ma occorre anche vedere che tipo di file il nostro software peer-to-peer sta scaricando.
Le leggi poi non aiutanto certamente in questo sento, la legislazione varia a seconda degli stati.
Approfondiremo nei prossimi post questi aspetti, perchè ritengo siano estremamente utili.
Buona navigazione a tutti.
http://it.wikipedia.org/wiki/File_sharing

Per le testate che ospitano il mio blog

Per una scelta editoriale radicale del blogger di Italiana Creativita, il post pubblicato ieri su Gianluigi Ballarani è stato eliminato e ripubblicato oggi con il cognome corretto, questo per fare in modo che nel motore di ricerca avvenga una corretta indicizzazione, chiedendo scusa a tutti, auguro una buona navigazione.

Datemi una leva e vi sollevo Facebook: Gianluigi Ballarani











Facebook no Facebook si, da una parte c'è chi si schiera entusiasta, dichiarando che senza il social network non può stare, inserire foto, inserire link più o meno improbabili a risorse trovate sulla rete.
Ci sono poi i " perditempo" dei vari giochi che la piattaforma sociale più conosciuta al mondo offre, i vari Cityville e Farmville, il rischio è quello di trovarsi il proprio profilo letteralmente invaso da messaggi e richieste nelle quali, amici, conoscenti o improbabili amici degli amici, ti chiedono aiuti relativi alla crescita della loro città.
Non si offendano quelli definiti i " perditempo", anche a me capita di giocare aCityville, non c'è nulla di male nel farlo, ma se devo essere onesto, dopo un pò di tempo, la noia prende il sopravvento.
Questa sera, vi voglio parlare di un ragazzo molto preparato, che ha fatto del social network, un fattore di aggregazione per tutti quei profili che su Internet, cercano risorse e modi di guadagno, o semplicemente si vogliono scambiare proprie esperienze lavorative e consigli.
Il gruppo si chiama [FB-S&B]- Perchè non facciamo soldi con Facebook, invece di perderci tempo?, si tratta di un fenomeno di intelligenza sociale del social network.
L'intuizione di Gianluigi, si fonda sul fatto che se parliamo di aggregazione, possiamo sfruttare, testare, creare sulla piattaforma che più di ogni altra, ha cambiato il modo di comunicare e di relazionare le persone che sul web navigano, uno spazio di intelligenze a confronto.
Questo ragazzo ha utilizzato quella dote che io ho in passato definito l'intelligenza creativa e la sua curiosità, per dare vita a una spazio in cui persone che sperimentano il web in maniera differente si riuniscono e si scambiano intelligenza e esperienza.
Ballarani è un esempio di intelligenza sociale, tradotto vuol dire che si ha la consapevolezza che la conoscenza condivisa, il proprio sapere messo a confronto con gli altri, fa crescere un gruppo intero.
Potete trovare questo gruppo su Facebook e il suo fondatore ha un profilo ben visibile, potete chiedergli amicizia, e vi posso assicurare che non ve la negherà.
Un altro antiguru preparato, che ha fatto del web una professione.
Come sempre a voi la valutazione, buona navigazione a tutti.

La fretta per un blogger, è cattiva consigliera

Chi ama scrivere e fa questo mestiere chiamato blogger, elabora molto  per scrivere i propri articoli, la capacità di analisi, lo spirito critico e di osservazione, caratterizzano quelle persone dominate dal "sacro fuoco della scrittura".
Personalmente non mi definisco neanche un blogger, semplicemente amo scrivere e ho volto trasformare tale passione, in comunicazione di tipo digitale.
Molte volte traiamo la nostra ispirazione della notizie che la rete ci comunica, perchè il web 2.0 è una fonte inesauribile di notizie più o meno interessanti, personalmente cerco di selezionare per voi, quelle che hanno un maggior interesse, o comunque quelle che possono costituire per voi, una risorsa che sia capace di arricchirvi.
Scrivere deve essere innanzitutto questo, la capacità di trasmettere alle persone una conoscenza  o una competenza che non avevano, rielaborare una notizia magari scritta da altri, utilizzando uno stile originale e trasmettendo dentro la notizia medesima, un proprio stile personale.
Questo perchè, se scrivere per il web è oggettivamente più difficile, perchè il navigatore in maniera veloce seleziona quello che è di suo interesse oppure no, bisogna anche dire che dall'altra le logiche della lettura sono le stesse.
Infatti se leggiamo una notizia sul giornale e non ci interessa, passiamo oltre, io come metodo scrivo un post di getto, senza troppo curare la forma e i contenuti, verificandoli magari dopo.
Nel mio precedente post, ho commesso una inesattezza, il cognome della persona citata nel post su Facebook è Ballarani non Ballarini.
Chiedo scusa a tutti i lettori, ma il mio scrivere di getto le notizie, mi porta molte volte a commettere inesattezze.
Buona navigazione a tutti.

sabato 16 aprile 2011

Internet e la comunicazione digitale

Le trasformazioni e le evoluzioni della rete cambiano le regole del gioco, la stessa comunicazione in questi anni si è trasformata, diventando comunicazione di tipo digitale.
Le regole della scrittura si sono evolute, scrivere per il web, occuparsi di comunicazione sul web, è una cosa ben diversa dalla comunicazione alla quale siamo abituati.
La rete è sicuramente uno straordinario strumento di diffusione dei contenuti, mette a disposizione dell'utente medio, una quantità di risorse gratuite, che nella comunicazione normale erano impensabili.
Nonostante questi innegabili vantaggi, la capacità di trasmettere un proprio sapere, la voglia di mettersi in gioco per richiamare l'attenzione su una propria attività, diventa sul web più difficile.
Questo perchè i contenuti, le parole, è come se avessero una precisa data di scadenza, il web ha fame di contenuti sempre aggioranti, parole leggere, originali, che offrano veramente un qualcosa in più al navigatore in cerca di informazioni.
La comunicazione sul web, diventa una sorta di arma a doppio taglio, per l'utente che non conosce le strategie per comunicare in maniera efficace, le risorse non bastano, se non si possiede la giusta esperienza e le corrette strategie.
L'ufficio stampa  2.0 è un ebook che affronta le moderne tecniche di comunicazione, mettendole a confronto con i canali tradizionali di diffusione del sapere.
Un analisi puntuale e precisa sulle trasformazioni in atto e sulla evoluzione del mondo internet, passando per quello che è stato e per quello che verrà.
Il libro è scaricabile dal seguente link al costo all'incirca di 10 euro:
Ufficio stampa 2.0.
Come sempre consiglio, in alternativa all'acquisto l'iscrizione alla newsletter cliccando su leggi il programma completo, questo consente di scaricare il primo capitolo del libro gratuitamente, per poterne valutare in maniera approfondita i contenuti.
Come sempre la scelta è vostra, buona navigazione a tutti.

venerdì 15 aprile 2011

Facebook e Business: il commento di Francesco

Il vento sta cambiando, la mentalità delle persone sta cambiando, forse nell'italiano magari non in tutti, il social network sta diventando un qualcosa di molto diverso da quello che per cui è nato.
In realtà molte volte mi chiedo anche io per quale motivo è nato, probabilmente nella mente del suo ideatore, era nato per scopi di tipo ludico ( come passatempo), il tempo poi ha mutato la sua fisionomia, da luogo di incontro finalizzato alla condivisione e scambi di momenti di svago, è evoluto in una cosa diversa.
Molte persone hanno cominciato a pensare, che probabilmente un luogo come il social network, un luogo capace di aggregare tante persone tra loro diverse, un luogo in cui si incontrato molte persone che scambiano tra di loro informazioni, potesse essere anche una occasione per fare business.
La domanda vera che ci si deve porre, è come Facebook possa essere un spazio in cui il giro d'affari di una azienda possa crescere.
Il sociale network è una vetrina sul mondo, ma questa vetrina è composta di navigatori, persone che girano frenetiche da un punto ad un altro della rete, la cui attenzione è facilmente attratta da ogni novità, ma l'effetto rete si fa sentire.
L'effetto rete è quel particolare modo di concepire la logica della rete, tutto può essere trasformato in una novità, tutto colpisce ma tutto allo stesso modo stanca anche facilmente.
Utilizzare Facebook per aumentare la visibilità della propria attività è sicuramente possibile, ma non illudiamoci che sia facile, la rete è un mondo in evoluzione accellerata, tutto nasce e ci consuma velocemente.
Ringrazio Francesco, che con il suo commento a un post precedente, ha dato spunto a questo approfondimento.
Rendo anche pubblico il suo link che rimanda a un approfondimento del Sole 24 Ore, che pubblica una collana su come fare Business sul social network.
Grazie Francesco e come sempre buona navigazione a tutti.
Link: http://social-network.ilsole24ore.com/
  

giovedì 14 aprile 2011

I guru parolai della rete e i professionisti: Paolo Console

Gira sul web, e non da adesso, ma già da un pò di tempo, una definizione che personalmente trovo molto fastidiosa, il concetto di guru.
In tempi come questi, dove la crisi economica e le difficoltà che incontriamo tutti i giorni, ci fanno cercare nuove strade per creare redditi magari derivanti da attività legate al web, il mondo della rete, si popola di personaggi più o meno improvvisati, che promettono guadagni molto accessibili a tutti.
Utilizzano tecniche quali video su Youtube, per fare autopromozione della propria competenza, millantando di avere idee incredibili per portare introiti automatici.
Generalmente la tecnica è sempre la medesima, creare video di autopromozione su Internet, appoggiandosi a un proprio sito personale, e dispensano " pillole di saggezza" del loro sapere, promettendo risultati in poco tempo.
Queste pillole di saggezza, vengono dispensate in più lezioni, che inizialmente sono gratuite, dopo un certo periodo, il gratuito viene sostituito da corsi a pagamento via Internet, per mettere in pratica strategie di web marketing che dovrebbero portare guadagni in breve tempo.
Non esistono i " guru" della rete, ma professionisti umani come noi, che passano il tempo a studiare e per aggiornarsi, leggono, studiano e dedicano molte ore alla formazione. Paolo Console è uno di questi, il suo profilo è visibile su Facebook, e ha un sito www.paoloconsole.com.
Quello che è possibile vedere dal sito, è professionalità, una interfaccia grafica pulita, tiene corsi e seminari a pagamento, perchè questo ovviamente è il suo lavoro e si occupa del mondo di internet a 360 gradi.
Personalmente, l'ho contattato per chiedergli delle delucidazioni inerenti al mio blog, e ho scoperto una persona umana e disponibile, disposta a condividere un suo sapere, senza propinarmi suoi  corsi  a pagamento o libri da lui scritti. Un professionista si vede anche in questo, ama parlare del suo lavoro, anche in maniera del tutto gratuita.
Come sempre la valutazione è vostra, buona navigazione a tutti.

mercoledì 13 aprile 2011

Un Facebook controllato: come va vissuto il social network





Il post di questa sera è un approfondimento, e devo come sempre ringraziare il lettore anonimo che cercando con parole chiave, è capitato sul mio blog, forse per caso, ma ha letto un mio articolo.
Controllare il social network, è possibile controllare il social network, è possibile ricavarsi uno spazio di privacy, uno spazio proprio che una persona non debba necessariamente condividere con altri?
Io penso che una persona che apre un profilo su Facebook, debba fare i conti con il fatto che quello che di privato aveva, diventa a tutti gli effetti pubblico, la condivisione delle proprie informazioni, è il primo passo verso la filosofia del social network.
Molto dipende anche dallo spirito con il quale ci si accosta a questo mondo, il social network, può essere un luogo si svago, nel quale perdere un pò di tempo perchè non si sa cosa fare, si capita su Facebook per caso o per sentito dire e ci si iscrive per noia.
Questa categoria di persone, generalmente abbandona presto il social network, lascia il proprio profilo incompleto e non interagisce con le risorse presenti in questo spazio e neanche con gli altri.
Altri lo utilizzano in maniera consapevole a fini di marketing, per aumentare la visibilità della propria attività, altri ancora, ne sfruttano le potenzialità per creare dei gruppi, impegnati oppure no.
Se la domanda che vi ponete è quella relativa al fatto che si possa controllare, vi ponete la domanda sbagliata, è possibile aumentare il livello di sicurezza, è possibile impostare filtri più ristretti.
Ricordatevi sempre che il social network nasce come luogo di condivisione, e questo è l'esatto opposto della logica del controllo.
Buon navigazione a tutti.




  

martedì 12 aprile 2011

Il browser sospeso tra Linux e Windows: SeaMonkey

Sembra proprio un gioco di parole, ma come tante volte accade, Linux viene incontro a Windows, con una suite o per meglio dire con un pacchetto completo adattabile a tutti i sistemi operativi con i quali il navigatore si confronta.
La particolarità del web 2.0 è proprio questa, una quantità di risorse a disposizione di natura gratuita praticamente illimitata, eppure nonostante questa grande ricchezza, finiamo per utilizzare sempre le risorse standard che i sistemi operativi commerciali ci propongono.
Se devo mettermi nei panni del navigatore medio, capisco anche che forse, la possibilità di avere piu browser a disposizione non è magari percepita con una ricchezza, vige anche una logica, quella della mente umana che ci dice che se una cosa funziona, non ci sono poi tutte queste ragioni per cambiare.
Ma come navigatori responsabili e aperti ai cambiamenti, secondo il mio punto di vista, dobbiamo essere curiosi e metterci in gioco.
Seamonkey è una suite completa che contiene al suo interno un browser, un client di posta elettronica. Nasce con Linux ma è disponibile anche per Windows.
Sicuramente, trattandosi di una risorsa che nasce con il sistema operativo Linux, ha dalla sua una grande affidabilità, poi personalmente non mi fisserei sulla interfaccia grafica, guarderei alla funzionalità e alla velocità del browser al momento del suo utilizzo.
Vi lascio come sempre il link da cui scaricare le risorse: http://www.seamonkey-project.org/
Buona navigazione a tutti.



 

lunedì 11 aprile 2011

Il browser nella giungla: Safari

Stiamo oramai per giungere alla fine di questa lunga carrellata sui browser che ci ha portati a vedere molte risorse, più di quelle che immaginavamo.
Il browser è a tutti gli effetti la porta verso il mondo del web 2.0, senza di esso, quel mare di informazioni nel quale vogliamo trovare quello che a noi interessa, non sarebbe raggiungibile.
Il browser è anche risorsa che può variare da sistema operativo a sistema operativo, la maggior parte di essi, come ho potuto constatare e ho detto anche a voi, è integrato nel sistema operativo che vi viene venduto assieme al computer, ma questo lascia in ogni caso la possibilità ad ognuno di voi, di poter liberamente integrare quello che avete con risorse aggiuntive.
Il bello è proprio questo, la possibilità di poter cambiare, la possibilità di poter valutare una risorsa aggiuntiva e poter vedere se fa al caso nostro oppure no.
Dopo queste valutazioni di carattere personale, passiamo questa sera a parlare di un browser che quelli che hanno un computer Apple, conoscono benissimo, ma può risultare meno conosciuto agli utenti di Windows.
Il browser in questione è Safari, e come accennavo prima, è una risorsa integrata nel sistema operativo Apple, quindi quelli che possiedono un computer targato Apple, sanno abbastanza bene, quelle che sono le potenzialità e i limiti di questo browser.
Il simbolo di questo browser è una bussola, metafora del fatto che aiuta il navigatore a orientarsi nelle proprie ricerche, tuttavia ad un certo punto, la Apple, ha deciso come politica propria, di rilasciarne una versione adatta anche per utenti di Windows.
Non scendo nel dettaglio delle caratteristiche tecniche, sono più o meno quelle classiche e standard degli altri browser, invito ognuno di voi, se ha voglia di sperimentarlo e scoprirne punti di forza e debolezza, a provarlo al seguente link: http://www.apple.com/it/safari/download/.
Buona navigazione a tutti. 

domenica 10 aprile 2011

Un browser completo: Opera

Non mi piace la definizione " guerra dei browser", per il semplice fatto che dove ci sono solo ed esclusivamente logiche commerciali, non è sempre positivo.
Cerco di spiegare meglio il mio punto di vista, le logiche commerciali, danno sicuramente un grande impulso ai progetti di sviluppo delle applicazioni, ma non sempre in senso positivo.
La logica del fare uscire sempre nuove versioni relative ai software, crea un circolo vizioso, che è quello di rilasciare versioni beta in continuazione.
Le versioni beta di qualsiasi applicativo, siano essi software o browser, sono programmi che utilizza l'utente medio, il navigatore, hanno ovviamente delle falle, delle imperfezioni a livello tecnico che ricadono sul navigatore stesso.
Nel momento in cui si installa una versione di browser beta ( non testato, incompleto), significa semplicemente che lo sviluppatore del progetto, lascia all'utente la discrezionalità , di rilevare quelle che possono essere le falle.
Il browser Opera, si colloca come un software storico in quella che viene appunto definita la " guerra dei browser", nasce negli anni 90, nello specifico nel 1994, ed è legato a una compagnia di nome Telenor, compagnia norvegese di telecomunicazioni.
Solo però nel 2005, è diventato a tutti gli effetti un software di natura gratuita, ne sono state rilasciate molte versioni, l'ultima è la numero 11, che consiglio a tutti caldamente di provare.
Personalmente vi posso   dire che non ha nulla da invidiare a browser magari più famosi tipo Mozilla, pur essendo una "famigerata"  versione beta, è veloce e snello nella navigazione.
Il menu è abbastanza intuitivo e le opzioni sono non particolarmente complesse per scoprirle e testarle.
Come sempre, vi lascio il link a cui scaricarlo: http://www.opera.com/
Buona navigazione a tutti.
 



Il browser antispam: Omniweb

La rete ha una soluzione per ogni cosa,e in ogni parte della rete, sicuramente troviamo una risorsa che viene incontro alle nostre esigenze.
Ogni navigatore è consapevole che la navigazione, può essere una prassi bella ma alcune volte anche frustrante.
Questo accade quando magari, dobbiamo reperire risorse delle quali non sappiamo bene l'origine, e allora la nostra riceca diventa frenetica, si salta da una pagina all'altra, da un sito all'altro alla ricerca di quella informazione che proprio non troviamo.
Leggendo i miei post, potete trovare un filo conduttore, e spesso anche io mi sono accorto di avere trovato una parola che mi piace, per definire il mondo del web 2.0.
Ho battezzato questo mondo come un contenitore infinito di informazioni, informazioni che non solo noi andiamo a ricercare, molte volte siamo noi stessi che aprendo spazi su Internet, contribuiamo a fare crescere questo enorme contenitore.
Ma torniamo a parlare della ricerca, cercare informazioni e trovarle, risulta essere molto difficile, ma molto più difficile è evitare quelle fastidiose finestre che si aprono mentre navighiamo che contengono messaggi pubblicitari.
Proprio in questo senso, questa sera parliamo di un browser, sviluppato in origine per il sistema operativo Mac Os X, che rispetto ad altri era già all'avanguardia in questo senso.
Si chiama Omniweb, e in origine era stato sviluppato per funzionare su sistemi Mac Os X.
Parliamo di un progetto nato esattamente nel 1995, che ha poi seguito quella che era l'evoluzione del mondo Apple.
La funzione più interessante di questo browser, è stata sicuramente quella del blocco delle finestre popup, un modo come un altro per tutelare il navigatore dal quel fastidioso aprirsi di finestre multiple con messaggi pubblicitari.
Questa funzione molto utile, è stata successivamente copiata dai browser più famosi e che noi tutti conosciamo.
L'ultima versione rilasciata è datata 28 agosto 2009, questo per dirvi che molte volte non è detto che le funzioni migliori, arrivino dalle risorse più note e conosciute.
Vi lascio il link da cui scaricarlo www.omnigroup.com/.../omniweb/ 
Lascio a voi la valutazione e come sempre auguro a tutti voi buona navigazione.

venerdì 8 aprile 2011

Una storia di successo al contrario:Netscape

La nostra carrellata nei browser continua, per valutare la storia di un browser che nasce prima degli altri, adotta importanti accorgimenti, ma si perde poi nel mare dei se e dei ma.
Un browser a tutti gli effetti, è prima di ogni cosa un progetto ben specifico lanciato da in uomo o da in gruppo di uomini.
Non avevo pensato a un risvolto importante, del rapporto tra il browser e il navigatore.
Io come utente del web 2.0 e ognuno di voi, vive la rete nella sua totalità attraverso il browser, in realtà la nostra capacità di navigare, di interagire nel mare delle informazioni, di reperire quello che ci serve è attraverso questo stumento.
Il software che noi usiamo, è una parte integrante della nostra storia di navigatori, non importa quale esso sia, ma viviamo e interagiamo nella rete attraverso questo.
Netscape è la storia innanzitutto di un progetto partito con i migliori presupposti, ma che non ha avuto un seguito positivo per una serie di motivi di cui adesso parleremo.
Il progetto browser Netscape, nasce negli anni 90, nello specifico nel 1994 per volontà e iniziativa di una azienda la Netscape Communications Corporation e si afferma subito come uno standard nella rete.
Fino al 1998, è in assoluto il browser più utilizzato dai navigatori della rete e diventa lo standard medesimo del web.
Proprio in quegli anni, cominciava a prendere piede, lo standard di Internet Explorer, e l'azienda che inizialmente doveva il suo successo a questo browser entra in crisi.
Vengono nel corso del tempo fatti nuovi rilasci, ma il browser perde sempre più terreno rispetto ai rivali.
La fine del progetto viene annunciata per febbraio 2008, e nel comunicato ufficiale si parla di mancanza di denaro e volontà per rilanciare questo progetto.
Se provate a cercarlo in rete, sicuramente avrete modo di reperirlo, Netscape, rappresenta una storia di successo al contrario, ma un pezzo di storia di web importante.
Nella guerra dei browser, ha dato comunque un impulso importante, nel migliorare i software, che oggi ci consentono di navigare il mare del web 2.0.
Buona navigazione a tutti.

giovedì 7 aprile 2011

Il parental control dei browser : Kiwe

Da navigatori adulti e consapevoli, utilizziamo il web 2.0 come una risorsa al nostro servizio, siamo consapevoli perfettamente che il mondo di internet è una straordinaria risorsa, una risorsa fatta da uomini per gli uomini.
I contenuti della rete, sono una cosa sulla quale è molto difficile avere un controllo, questo nella misura in cui, la rete è un enorme contenitore di conoscenza più o meno condivisa, fatta e creata da uomini.
Ovviamente quello che viene creato dagli uomini, può essere utilizzato in maniera consapevole, nel rispetto degli altri e del reciproco vivere la rete come uno spazio sano, o al contrario può essere un uso distorto di questa risorsa.
Ricordiamoci sempre che la rete è un mezzo, il web 2.0, viene così definito perchè il protagonista diventa il navigatore medio, ogni persona che ha qualcosa da dire, lo può fare tranquillamente.
Ma se la rete è paragonabile a un contenitore di risorse degli uomini, la domanda che sorge spontanea, è come si può proteggere il mondo dei bambini.
I pozzo dei desideri chiamato web, ancora una volta ci viene incontro, con un progetto chiamato Kiwe.
Si tratta di un browser creato e concepito per la tutela dell'infanzia, per meglio capirci, sono bloccate una serie di accessi ad aree indesiderate e a siti non consigliabili ai bambini.
In aggiunta a questo, è presente una white list ( lista predefinita e approvata) di siti pre-approvati da genitori ed educatori.
Ritengo che ognuno di voi sia della mia opinione nel considerare questa iniziativa più che valida, serve a tutelare il mondo dei bambini.
Come sempre, lascio ad ognuno di voi il link dal quale scaricare questo browser per l'infanzia: www.kiwe.net.
Buona navigazione a tutti.



mercoledì 6 aprile 2011

Il motore di ricerca in movimento: Google Crhome

 Google è in motore di ricerca numero uno al mondo, non solo perchè è venuto prima degli altri, ma perchè quando è nato, aveva un obiettivo preciso.
I loro fondatori, avevano in mente di creare un motore di ricerca che contenesse al suo interno, una indicizzazione il più completa possibile.
Sono riusciti a creare proprio quello che volevano, uno standard unico, un motore che contiene al suo interno, una quantità di informazioni incredibili.
Google, non è solo il motore di ricerca in assoluto più ricco di pagine al suo interno, è anche lo standard più diffuso nel web.
Ormai si tratta di una sorta di automatismo mentale, se cerchiamo qualcosa in rete senza sapere bene dove trovarla, passiamo sicuramente da Google.
Nella guerra dei browser, ad un certo punto anche Google come azienda, ha deciso di dare un suo contributo, creando un browser che hanno chiamato Crhome.
Inizialmente devo dire che non ne ero particolarmente entusiasta, le prime versioni erano non particolarmente ricche di funzioni, scarne nella grafica e in ogni caso per un utente come me abituato a Mozilla, non era indispensabile utilizzare questa nuova versione di browser.
Ovviamente Crhome con il tempo è evoluto, dalle prime versioni utilizzate, è stato migliorato, arricchito di funzioni, e migliorato nella interfaccia grafica.
Mi sono chiesto spesso quale è stato lo scopo di Google nel crearlo e diffonderlo sul web, fino a quando ho elaborato una mia teoria.
Crhome è una sorta di estensione dinamica di Google, è sicuramente un browser che si integra meglio con gli standard del motore di ricerca e la sua interfaccia grafica, scarna ed essenziale, probabilmente riunisce la filosofia di Google al meglio.
La filosofia di Google è facilità nel reperimento delle informazioni in tempi rapidi, con pochi colpi di clik arrivare dove l'utente ha necessità di reperire l'informazione.
Vi lascio il link dove scaricarlo: http://www.google.com/chrome
Buona navigazione a tutti.




martedì 5 aprile 2011

Internet e il marketing: l'esperienza di The Insiders

La tecnologia muta i costumi, cambia le abitudini delle persone, rende il consumatore un individuo più attento alle mode e alle tendenze.
Il web come gigantesco network informativo, rende anche le persone diverse, ne muta le abitudini di acquisto e di risparmio.
Le logiche medesime su cui si basa il marketing, stanno profondamente cambiando, la realtà del navigatore sulla rete è molto simile a quella del consumatore medio.
La nostra posta viene quotidianamente intasata di pubblicità, non possiamo neanche calcolare il tempo che perdiamo a svuotarla per tutte le pubblicità inutili e fastidiose che popolano la rete.
La navigazione è continuamente interrotta da banner pubblicitari, statici o dinamici delle forme e dei colori più strani, navigando, molte volte si aprono 5/6 popup per volta che rimandando a siti di gioco, di sondaggi e altro.
Viviamo in tutto e per tutto un assedio pubblicitario quotidiano, e proprio per questo motivo, siamo naturalmente portati a cestinare questi messaggi, non dedicandogli neanche un minuto.
Ma se il consumatore cambia e diventa molto più attento, anche la logica di vendita dei prodotti muta la sua forma e diventa un marketing molto raffinato,  che mette il consumatore al centro.
Il web 2.0, anticipa come sempre le trasformazioni e le tendenze, in questo senso voglio mettervi a conoscenza di una realtà nuova che nasce in Italia proprio in questi giorni.
Il sito si chiama the insiders e si presenta per il bacino italiano come una esperienza di marketing per noi utenti italiani completamente nuova.
Tramite una iscrizione gratuita, accediamo ad un pannello nel quale possiamo partecipare a dei sondaggi, ma anche testare dei prodotti che vengono inviati al nostro domicilio per essere testati secondo le nostre esigenze.
Questo ovviamente aiuta l'azienda a capire l'efficacia del prodotto, ma innesca anche il fenomeno del marketing come passaparola, infatti saremo più portati a parlare in pubblico, nella cerchia di nostri conoscenti, di un prodotto valido.
Lascio a voi le valutazioni tramite il link al sito: http://www.theinsiders.eu
Buona navigazione a tutti.

 


lunedì 4 aprile 2011

Internet e lo shopping online: esaldi l'aggregatore di risparmio


In un momento storico preciso in cui i politici " parolai" aprono i loro blog, la rete con la sua immensa ricchezza, si muove verso il navigatore, che ancora prima di essere un frequentatore del web 2.0, è un cittadino che vive la crisi.
La crisi è un processo che ha portato la gente, a vedere erosa la propria capacità di spendere e acquistare.
La necessità di spendere resta una necessità, ma il consumatore diventa un individuo più attento e consapevole, che cerca di focalizzare la propria attenzione su ogni occasione di risparmio possibile.
Ma la realtà di tutti i giorni in questo senso è deludente, le vetrine dei negozi propongono molte volte sconti fasulli, mettendo in mostra prodotti magari degli anni passati, spacciandoli per occasioni.
Ma la rete ci viene incontro, il web da immenso contenitore di informazioni quale è, ci propone vetrine virtuali sul mondo degli acquisti, perchè internet è anche questo.
Certo nella cultura di noi italiani l'acquisto online è ancora vissuto con diffidenza, paura di prendere fregature, diffidenza verso la tecnologia.
Ma la necessità di trovare una alternativa, la ricerca di occasioni, stanno mutando radicalmente la cultura dell'acquisto.
Oggi vi voglio parlare di una realtà online che trovo sia molto utile per ognuno di noi, il sito si chiama esaldi.
Quello che mi ha colpito nella sua navigazione, è l'interfaccia pulita e essenziale, che attenzione risulta essere un elemento positivo.
Niente fastidiose animazioni in flash, una pagina contenente immagini relativi a siti che rimandano a offerte vantaggiose nei settori più disparati e divisi per città.
Possiamo verificare le opinioni, le offerte, iscriverci gratuitamente, un sito che è una mappa verso il risparmio, un aggregatore di offerte.
Uno strumento per orientarci e perdere meno tempo, personalmente, aggiungerei più avanti una chat, per rendere più umano il contatto con il navigatore.
Fate come sempre le vostre valutazioni, buona navigazione a tutti.

domenica 3 aprile 2011

Il browser monopolista: Internet Explorer

Prendere un singolo pezzo del web e renderlo uno standard unico, avere la capacità di far credere alle persone che non esiste uno standard differente, che quello che compri è assolutamente il prodotto migliore.
Bisogna avere una grande capacità imprenditoriale per far creare un monopolio, vendere un computer con un sistema operativo integrato e un browser che è sempre quello, una e azzurra che ci connette alla rete.
La e azzurra nel corso degli anni è diventata lo standard di noi italiani, ci siamo rapidamente abituati alla interfaccia grafica, alle sue funzioni e ai suoi limiti.
Raramente ci siamo posti il problema relativo al senso della alternative, qualcuno ha creato un standard, ce l'ha venduto, confezionato con i suoi prodotti e per molto tempo siamo rimasti legati al fatto che quello era lo standard.
Attenzione, l'approfondimento di questo post non è una critica al browser Internet Explorer, non è una critica al fatto che commercialmente parlando, ancora oggi ha di fatto il monopolio della rete per quanto concerne la navigazione.
Io possiedo un computer con due sistemi operativi sopra, da una parte ho Linux, dall'altra ho Windows, entrambi i sistemi operativi funzionano correttamente, la scelta di averne due, è stata mantenere il senso delle alternative.
Quando ho iniziato questi post di approfondimento legati alla rete, ho voluto dimostrare ad ognuno di voi, quante alternative la rete ci può dare, quanti browser possiamo utilizzare.
Questa sera non parlerò di Internet Explorer, vi lascio certamente la pagina dove poterlo scaricare, http://windows.microsoft.com/it-IT/internet-explorer/products/ie/home.
Mantenete sempre vivo il senso delle alternative, buona navigazione a tutti.

sabato 2 aprile 2011

La comunicazione efficace:http://bilancia1988.blogspot.com

Passione e comunicazione, due frasi belle ma difficili da applicare, quando ci rivolgiamo alle altre persone, pensiamo sempre le cose e ci esprimiamo tenendo presente quello che per noi è giusto e corretto.
Ma comunicare in maniera efficace, trasmettere una passione è molto difficile, lo è ancora di più se lo strumento di comunicazione che utilizziamo è il web.
Certo il web 2.0, il web dei contenuti interattivi, dove il protagonista sei tu, offre al navigatore e all'utente di internet in generale, una favolosa vetrina sul mondo.
Non importa chi ognuno di noi sia nella vita, non importa se l'immagine degli altri nei nostri riguardi non è quella di un uomo di successo, sulla rete può avvenire la trasformazione.
Il mondo del web da a ognuno la possibilità di esprimere i nostri lati più creativi, le passioni anche le competenze che ci rendono unici.
Molte volte però, cadiamo nel più elementare degli errori, pensiamo che il nostro modo di scrivere, non debba essere adeguato alle esigenze degli altri, questo è sbagliato.
Il navigatore sfoglia frenetico le pagine e non ha molta voglia di perdere tempo.
Questa sera voglio segnalarvi il blog di un ragazzo giovane appassionato di informatica, che ha fatto della chiarezza nel modo di esprimere i contenuti, una filosofia di vita.
Il blog si chiama appunto  http://bilancia1988.blogspot.com/.
Sono andato a vedere il suo blog e vi dico cosa ho notato, interfaccia grafica pulita, post chiari nel modo di scrivere e belle immagini, molto chiare.
Il suo blog parla di una persona che ha passione, che ama quello che fa, e questo nel mondo del blog è la cosa più importante.
Risulta presente anche un motore di ricerca, se posso notare un difetto, lo spazio in cui inserire le parole per la ricerca, è un pochino troppo lungo, ma questo è un dettaglio.
Troverete informazioni molto utili, vi consiglio di andare a vederlo.
Fate voi le vostre valutazioni, buona navigazione a tutti.


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