domenica 20 marzo 2011

Il cavallo di Troia informatico

Dietro alla rete ci sono gli uomini, con i loro sentimenti, con le loro passioni e con la loro visione del mondo.
La maggior parte di noi, e comprendo anche il sottoscritto, non conosce l'infrastruttura delle rete, non conosce il meccanismo tecnico e informatico che lascia a noi utenti, la possibilità di interagire con questo mondo vasto e tecnicamente evoluto.
Da un certo punto di vista, questa conoscenza non è neanche richiesta, infatti se non siamo dei professionisti della sicurezza, se non siamo figura informatiche che vivono nel mondo della tecnologia, non è necessario conoscere certi risvolti.
Tuttavia bisogna che dire che se un motto recita:" La legge non ammette ignoranza", allo stesso modo potremmo dire che l'ignoranza informatica non è ammessa, quando a farne le spese, sono i nostri dati sensibili e il funzionamento del nostro computer.
Il cavallo di Troia, è un attacco informatico messo in atto da un malintenzionato, ai danni degli utenti sprovveduti, possiamo caderci tutti.
Si tratta di un programma che utilizza codice maligno, ma si maschera da programma attendibile.
Più importante è sapere i danni che può arrecare, tra questi c'è la possibilità che riesca a carpire informazioni sul conto corrente o altri dati sensibili dell'utente.
Vediamo di riconoscerne i sintomi, il puntatore del mouse scompare, avvengono riavvi automatici del computer senza che l'utente intervenga, possiamo anche notare un elevato consumo delle risorse presenti sul computer.
Questi sono alcuni dei sintomi che il nostro computer può presentare, la rete è un mondo magico, fatto di utenti, ma io propendo sempre per un utilizzo consapevole di Internet.

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