sabato 19 marzo 2011

Blogger e blogosfera terra di parole comprate

Spesso ho parlato di come la rete, sia un luogo di libertà dove i singoli individui esprimono se stessi e la propria personalità.
La grande bellezza del mondo Internet è proprio questo, tanti piccoli computer e loro relativi indirizzi ip, formano delle connessioni, miliardi di connessioni, di informazioni che girano liberamente tra di loro, e non importa chi tu sia o quale sia il tuo lavoro, la rete ti rende libero, libero di poter esprimere te stesso per quello che tu realmente rappresenti.
La bellezza sta proprio in questo, se volessimo essere poetici, la bellezza potremmo dire che coincide con il concetto di democrazia.
La rete è un luogo in cui la democrazia si esercita attraverso il potere della parola, il giornale diventa un blog, il giornalista diventa un blogger, e non importa se non si è iscritti a qualche albo, ognuno di noi può dare un contributo scrivendo, creando un proprio spazio personale nel quale c'è l'impronta di una persona.
Ma la tecnologia, i computer, le parole scritte attraverso il computer, sono purtroppo oggetto anche queste di manipolazioni a volte di tipo politico.
La Stampa, ci riporta la notizia della Cina, un paese in cui il regime poltico, sta pagando molti blogger, per diffondere notizie sui social network e sui blog di appoggio alle manovre del regime, trasformare la rete in un gigantesco serbatoio di consenso sociale al potere politico.
Anche negli Stati Uniti, si sta sperimentando una tecnologia particolare, militari Usa, gestiranno indentità fittizie in rete, come se si trattasse di persone vere, per diffondere sui blog e social network messaggi di appoggio al regime politico.

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