domenica 13 febbraio 2011

Revisione 2.0 dei comandamenti

Proprio l'altro giorno abbiamo parlato di Confession una particolare applicazione dello smartphone, che permetterebbe al credente, di poter fare una sorta di confessione elettronica dei propri peccati.
Il Pontefice, pur non sottovalutando l'importanza delle tecnologia, ha consigliato un uso intelligente e ponderato dei social network, adesso questa ultima rivoluzione tecnologica, rischia di mettere ancora più in difficoltà il Vaticano.
Questo perchè la sua approvazione, rischierebbe di mettere seriamente in crisi tutto l'impianto sul quale la struttura ecclesiastica si regge.
Infatti per chi non lo sapesse,il sacramento della confessione si regge su un delicato equilibrio tra dimensione divina e umana, nella quale è previsto che il credente abbia un intermediazioneario alla  propria confessione, attraverso la figura di un sacerdote.
Ovviamente negli Stati Uniti, la notizia è stata accolta in maniera favorevole, nella misura in cui, a detta di alcuni sacerdoti locali di cultura protestante, questa applicazione, consentirebbe al fedele di avvicinarsi maggiormente al sacramento della confessione.
La Chiesa si trova ancora una volta ad un bivio, deve fare i conti con il  fatto che, la cultura tecnologica e le rivoluzioni del web, stanno profondamente cambiando il modo di vedere i rapporti e il modo di relazionarsi delle persone, un mondo oramai che non può più essere ignorato.
Dall'altra parte, non può del tutto aderire alle nuove trasformazioni, soprattutto quando esse, tendono a sovvertire completamente l'impianto della fede sulla quale la Chiesa medesima, deve la sua sopravvivenza.
Sarà interessante vedere, nel corso degli anni futuri, come la struttura del clero, saprà adeguare i propri modelli di comunicazione con i credenti, alla luce delle continue rivoluzioni del web 2.0

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