venerdì 25 febbraio 2011

La logica del banner e le città di pubblicità virtuale

Per chi di voi ha avuto la fortuna di andare in città come New York, dovete sapere che questa città di notte è veramente magica.
Le luci si accendono, e la città prende una forma particolare, improvvisamente i palazzi spenti si illuminano, e ogni grattacielo presenta enormi cartelloni pubblicitari, ogni cartellone nel suo splendere rimanda a un marchio, a un prodotto di una qualche azienda, che cerca di avere la maggior visibilità possibile.
Ovviamente, più l'investimento iniziale della azienda è stato grande, maggiori sono le dimensioni del suo cartellone pubblicitario, una città virtuale fatta di cartelloni pubblicitari, un gioco incredibile di colori che aggredisce quasi l'occhio.
Parliamo ora della rete, il banner è propriamente quel cartellone pubblicitario che la realtà fisica della città vi restituisce, ovviamente parliamo di un rettangolo in cui le dimensioni vengono calcolate in pixel, può essere statico, oppure dinamico, ovvero a sua volta essere un link che rimanda ad un'altra pagina.
La rete e molti siti sussistono in funzione dei banner, ora non ne voglio approfondire gli aspetti tecnici relativi alla sua creazione, si tratta del lavoro di grafici molto bravi, i quali hanno la capacità di accostare i colori e le scritte nel modo giusto.
Immaginate però come sarebbe la rete senza i banner, anche la rete è una città metropolitana fatta di colori e luci, e il banner ne è la sua rappresentazione più marcata.
Lascio a tutti colori i quali dovessero arrivare sul mio blog, il link alla enciclopedia del web Wikipedia, dove potete approfondire la definizione di banner.
Buona navigazione nella nostra città virtuale fatta di colori: il web.

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