Dice un motto di saggezza popolare e non, che la qualità prima o poi viene sempre premiata, la rete con il suo diffondersi in ogni angolo del pianeta, è un oceano di informazioni a disposizione di tutti.
Spesso insisto sul suo carattere democratico, infatti consente a ogni persona, sia esso un navigatore occasionale o poco preparato, oppure un professionista del web, di ritagliarsi un proprio spazio in un mare di informazioni, contenuti e siti vari che popolano il web.
Tuttavia, proprio il carattere democratico e aperto della rete, ha fatto si che la cultura dello spam, quella cultura basata sulla scarsa qualità si diffondesse in maniera molto rapida, creando anche prodotti estremamente scadenti.
Volendo prendere alla lettera il termine spam, parliamo di tutta quella pubblicità spazzatura che intasa quotidianamente le nostre mail, e che ci costringe a perdere parecchio tempo, nell'eliminare una quantità di messaggi stupidi e indesiderati che riempiono la nostra casella di posta.
Tuttavia dal mio punto di vista, il fenomento definito spam, è qualcosa di diverso dal semplice avere la casella piena di pubblicità inutile, è anche un modo di operare a di fuori di ogni etica della rete, nel quale si diffondono anche contenuti di basso livello senza guardare alla qualità, magari per avere un tornaconto immediato.
In questo senso Google ci viene in aiuto, infatti i programmatori del celebre motore di ricerca, hanno deciso di modificare un algoritmo presente al suo interno, questa modifica dovrebbe consentire di penalizzre tutti quei siti nei quali, si utilizza la logica della fotocopia.
Scrivere e pubblicare notizie, ricalcandole da altri siti, diffondendo la cultura del prodotto scadente e clonato.
I semi futuri di un web di qualità, sono presenti in questa notizia
lunedì 28 febbraio 2011
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